Giudizio: Famiglia Brambilla, come back!
Lo sapevate che il consumo giornaliero d'acqua per innaffiare un campo da golf (tra i 60 e i 100 ettari) equivale più o meno al fabbisogno di un insediamento abitativo, sì, insomma, un paesone, di 8.000 abitanti?
Dal dubbio che le vacanze d'élite fossero più dannose all'ambiente di quelle di massa un professore totesco ti ciocrafia si è lasciato attanagliare per poco, perchè ci ha subito imbastito su uno studio.
Location: l'isola di Maiorca (Balearen).
Risultato, difficilmente opinabile: il vacanziero d'élite consuma mediamente più territorio e più acqua del vacanziero di massa.
Prendiamo ad esempio le villette, generalmente bifamiliari: si mangiano aree enormi di terreno, a differenza del turismo più economico che si concentra in singoli alberghi, magari altissimi e orripilanti, ma che occupano un'area, al confronto, decisamente ristretta. Per non parlare dei grandi o piccoli giardini che obbligatoriamente circondano le ville, con ulteriori aggravi nel consumo d'acqua.
E poi, diciamocelo... se avete i soldi per comprare o affittare una bella villa ad esempio a Santa Ponsa, e che, non vorrete mica stare senza una bella piscina, no...? Ecco come mai, proprio a Santa Ponsa! in meno di 15 anni il numero delle piscine è lievitato da 170 ad oltre 600 (mentre non sono difficili da visualizzare i 200-250 meno abbienti che fanno cick ciack nell'unica piscina di un albergo).
Ma poi ci sono gli yacht: li vogliamo attraccare, o no? E dove, se non lungo moli il cui continuo proliferare già ha provocato variazioni nel flusso abituale delle correnti marine (con conseguenti fenomeni di erosione delle spiagge sabbiose: magari proprio quelle destinate ai poveri cristi...).
Conclusione del prof: gli ormai assodati danni provocati negli anni '70 e '80 dal turismo di massa vengono oggi ripetuti, e in scala maggiore, dal cosidetto turismo di qualità (ad un più elevato livello di prezzi e di prestigio, ma di questo all'ambiente nonglienepuòffr.....).
Alternativa, l'agriturismo: si pernotta in vecchi edifici ristrutturati, per cui non vengono distrutte ulteriori porzioni di territorio.
Che qualcuno ascolti il prof! e speriamo che chi incassa grosse vincite alle lotterie abbia hobbies diversi dal vacanziare...
venerdì 12 ottobre 2007
Viaggio al termine delle frotte.
Pubblicato da siu alle 23:00
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4 commenti:
E, infatti, a suffragare quanto dice siu, qual'è la regione italiana con la maggiore densità di campi da golf? Ovviamente la Sardegna, nota per i suoi laghi e i ridondanti fiumi che tanta acqua portano sotto i culi dei turisti di qualità.
Ecco, queste sono le false notizie che nanetto ridens diffonde grazie ai suoi potenti media dal cinecittàgiardino di villa Certosa: in realtà a prosciugare ogni risorsa idrica sarda è l'innaffiaggio mattina e sera della sua pelata, nel vano tentativo di raddrizzare in extremis il fallimentare esperimento tricologico.
La Sardegna è anche la regione con la maggior percentuale di territorio preclusa all'accesso in quanto zona militare. Purtroppo, non risulta che il nanetto si faccia anche bombardare la succitata pelata.
La Sardegna dista circa 187 km dalle coste della penisola - dalla quale è separata dal Mar Tirreno -, mentre il Canale di Sardegna la divide dalle coste tunisine che si trovano 184 km circa più a Sud.
A Nord, per 11 km, le bocche di Bonifacio la separano dalla Corsica e il Mar di Sardegna, ad Ovest, dalla Penisola iberica e dalle isole Baleari.
Si situa tra il 41° ed il 38° parallelo mentre il 40° la divide praticamente quasi a metà.
Io vi ho trascorso cinque vacanze della mia pur breve vita e devo dire che è molto bella.
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