giovedì 25 ottobre 2007

Ride il telefono.

giudizio: antenna tiè...
Settimana scorsa ho deciso: la TV non la ricompro (non mi fido di me stessa - se ce l'ho poi la guardo - e comunque sto così bene senza...).
Mi sono fatta il segno della croce e sono partita per l'impresa "disdetta del canone RAI" come si parte per un 8.000 himalaiano. Ipotizzando, per cominciare, una scaletta di associazioni dei consumatori e/o enti civici e legali a cui rivolgermi, e mentre ci rimuginavo ho guglato distrattamente "disdetta canone RAI": da non crederci! Chiare e semplici mamma RAI vi spiattella sotto il naso le modalità, che poi consistono in una semplice dichiarazione da inviare entro il 31/12. E deve comprendere (qui l'ahimé è d'obbligo...) "adeguata comunicazione" della fine che ha fatto il vostro apparecchio in caso di furto (la denuncia, I suppose) o incendio; oppure... "A CHI L'AVETE DATO???" (che ha una sinistra bacchettona assonanza con "a chi l'avete data", ma questo per fortuna ve lo potete tenere per voi).
Il mio televisore l'aveva prelevato il servizio rimozione rifiuti ingombranti della locale municipalizzata. Ma quando...? Bo'.... Per dichiararglielo con una certa dose di credibilità forse è il caso di risalire almeno alla data, mi sono detta, e ho fatto il numero della municipalizzata come se il telefono che avevo in quel momento in mano fosse il vero 8.000, e in un giorno di tempesta. Non avevo ancora finito di formulare compiutamente la mia richiesta, che già stava arrivando la risposta -rimozione effettuata il 13 marzo- seguita dalla domanda del perchè m'interessava saperlo. Appena gliel'ho spiegato, la gentile interlocutrice mi ha chiesto il codice fiscale e mi ha preannunciato l'invio di un'attestazione: che avevano prelevato la mia TV in tale data... ecc. ecc. Ho ringraziato estasiata, ma dentro di me già nasceva un irrefrenabile "SEEE..." (campa cavallo). 4 (quattro) giorni! 4 soli giorni dopo è arrivata la dichiarazione: completa, formalmente e sostanzialmente ineccepibile, roba da rileggerla 2 o 3 volte per convincersi che era vera. Sicchè la mia disdetta partirà corredata dal meraviglioso documento...
E adesso, per favore, non ditemi: 1° che non bisognerebbe stupirsi con genuflessioni e osanna di cose che dovrebbero essere normali (per l'appunto in questo condizionale è racchiuso il triste destino di un paese non civile); e 2° che comunque per anni la RAI continuerà lo stesso a mandarmi offensive vessatorie e minacciose intimazioni a pagare il canone, perchè lo so benissimo. Ma so anche che le userò per... non voglio essere volgare, e poi è carta che non si presta, per farmi fresco!
E adesso... La doccia freeedda! Ha, ha, haa..!!
Non è vero niente? E' stato solo un sogno?
Nooo, tranquilli: diciamo una mezza doccia fredda. Perchè dal numero della municipalizzata ho la certezza che sono stata collegata con la cooperativa che, per conto del comune, si occupa della rimozione dei rifiuti ingombranti: la signora gentile, la lettera arrivata in un baleno... Insomma, come dire, forse c'è un po' meno da stupirsi, visto che il tasso di civiltà-umanità-senso del dovere delle cooperative in genere dovrebbe essere, proprio istituzionalmente, un po' più elevato di quello degli "enti pubblici aprire buche e lasciarle lì"...
O no?

11 commenti:

gnappolo ha detto...

noi qui con le lettere minatorie ci si rolla dei bei canòni...
Ma ora che ci penso, la tua esperienza potrebbe servire a tanti. Basta trovare una tv rotta, abbandonata sulla strada, e avere un servizio ritiro ingombranti efficiente...

Anonimo ha detto...

Ora, un pargolo che (SALTUARIAMENTE?!?!???) si spinella... no problem.
Un pargolo con propositi che inclinano al truffaldino -ma è per NOBILI FINI- eh be'... lasciate che si dica: riempie d'orgoglio!
Dev'essere il pargolo così bambasc... pardòn, inguaribilmente ottimista, che ci fa chiedere dov'è che abbiamo sbagliato...

trivigante ha detto...

Lo dirò lo stesso: "Ooooh" (ammirazione per l'efficienza triestina), "Aaargh" (per la letterina RAI che riceverai vita natural durante), "Ehm" (per la mente criminale di Gnappolo).
La questione, peraltro, è pure più spinosa, poiché è tenuto a pagare il canone chiunque possieda un televisore o "apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi", il che significa - banalmente - un qualunque pc.
Viene da ridere, vero?

gnappolo ha detto...

Non commento le conclusioni di siu ad una mia battuta (è finito da un po' il tempo delle mele).

A Trivigante sugerisco, per non incorrere nella mannaia censoria, il "suggellamento" di tutti i suoi apaprecchi atti alla riproduzione (tv). Questo "consiste nel rendere inutilizzabili, generalmente mediante chiusura in appositi involucri, tutti gli apparecchi posseduti dal titolare dell’abbonamento". Io spero solo di riuscire a vedere un "apposito contenitore" in vita, e poi potrò anche morire dal ridere. Uuuuuhhh!!!

Anonimo ha detto...

Una volta o l'altra devo aver sentito parlare di sacchi di juta... non ricordo quando, dove, da chi, scusate, ho qualche difficoltà a concentrarmi (20 anni di scolarizzazione, e scambia ri/battute per conclusioni... mentre "sugerisco" con una g, ditemi che è un errore di battitura, come "apaprecchi", vi prego... iiiiiiiihhhhh!!!)

trivigante ha detto...

Anche io avevo sentito parlare di loschi figuri che venivano a casa con sacchi di juta e apponevano sigilli in piombo, rendendo il mobiletto bar/cassettone in sala un allegro simulacro francescano...

Anonimo ha detto...

prorpio non sò come si facci ascrivere certi erori di sbaglio

pazoozo ha detto...

Confermo la storia del sacco di juta. L'avevo vista in rete tempo fa, addirittura, credo, su una pagina che aveva a che fare con la Lega (si sa, Roma ladrona si combatte anche con le disdette dell'abbonamento rai).
La soluzione è una, comunque: richiedere che vengano a casa, farsi trovare chiusi in un sacco di juta (o canapa, per chi, poi, vuole farsi una fumata), con televisori e pc in bella vista, e sostenere che non si può utilizzare o vedere nulla da dentro il sacco.

trivigante ha detto...

Dopo esservi rinchiusi in un sacco di juta, il mio consiglio è di consultare molto attentamente le vostre bollette della luce, poiché sono in atto manovre molto ma molto subdole (qui)

Anonimo ha detto...

A suo tempo avevo apprezzato e condiviso il ritratto che di Petruccioli faceva Travaglio, ovviamente considerandolo deliziosamente al vetriolo.
Grazie (si fa per dire...) a trivigante scopro invece quanto ancora puzzasse di acqua di rose!!!!!

trivigante ha detto...

Io, invece, mi diletto nelle sere buie e tempestose riguardando il siparietto che Petruccioli, eroe della pantomima e delle miserie umane, ci ha concesso in "Viva Zapatero!", momento di inenarrabile vergogna e imbarazzo alle ginocchia.

 
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