giudizio: per culi nariciuti?
Dovrebbe essere universalmente impossibile concepire una qualche giustificazione all'esistenza della carta igienica profumata. Vai in bagno: nella maggior parte dei bagni non c'è odore, o se c'è è quello di apposito deodorante. Ti siedi, fai quello che devi e alla fine dovresti contemplare - mentre la stai usando! - la profumata qualità della carta igienica piacevolmente odorosa. Qualche goccia di essenza profumata sul bordo del rotolo della tua "solita" carta (molto meno costosa, di maggior durata, e probabilmente ecologica) sortirebbe lo stesso effetto (comico solo a pensarlo).
Immagina il team di nasi esperti della sez. marketing, che deve profumare la carta da culo, e finalmente ha scelto (questo sì che è irresistibile):
- "Trovato, Presidente, è il profumo della camomilla!"
Una cosa commestibile, tra i milioni di profumi disponibili! Commestibileeee!!!
Certo però che quando hai ospiti fai una molto bella figura, se sfoggi la carta igienica profumata.
La Regina va in bagno, si incipria il naso e poi può pulirsi il culo con la cartacamomilla superluxe... Sono tempi duri, e forse dovremmo ambire a che la sala da bagno eliminasse semplicemente il concetto di cacca. Non solo la puzza, che come per l'arrosto, ti dice che altri sono già passati di lì.
Ma l'ideale sarebbe far scomparire direttamente il water, specie quando hai ospiti.
- "Veda, Cavaliere, come quella volta al G8, noi non siamo usi defecare..."
mercoledì 19 settembre 2007
la carta igienica profumata
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Pubblicato da gnappolo alle 17:33
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4 commenti:
La materia non è nuova.
In tema di forbiculo, mi si conceda una dotta citazione, "Gargantua e Pantagruel", libro I, cap. XI:
"Provai poscia, continuò Gargantua, a forbirmi con una parrucca, con un origliere, con una pantofola, con un carniere, con un paniere - Oh l'ingrato forbiculo codesto! - poi coi cappelli. Notate che i cappelli, taluni son lisci, altri pelosi, altri vellutati, altri di seta, altri di raso. Migliori di tutti son quelli col pelo, che astergono in modo perfetto, la materia fecale. Poi mi forbii con una gallina, con un gallo, con un pollastro, con pelle di vitello, con una lepre, con un piccione, con un marangone, con una borsa d'avvocato, con una barbuta, con una cuffia, con un logoro. Ma concludendo, dico e sostengo che non v'ha forbiculo migliore d'un papero di copiosa pelurie, tenendogli però la testa fra le gambe. Lo affermo sull'onor mio, credetemi, voi vi sentite una voluttà mirifica all'orifizio del culo sia per la dolcezza di quella pelurie sia pel tepore del papero che facilmente comunicandosi al budello anale ed agli altri intestini, arriva fino alla regione del cuore e del cervello. Oh, non è a credere che la beatitudine degli eroi e semidei che se la godono nei Campi Elisi, derivi dal loro asfodelo, o dall'ambrosia e del nettare come dicono le nostre vecchierelle. La loro beatitudine viene, a mio avviso, dal forbirsi il culo con un'ochetta. Così la pensa anche mastro Giovanni di Scozia".
Grandioso. Gargantua, e chi lo cita. Non raggiunge tali vette, ma pure è in tema il Benigni del corpo sciolto:
"Pulirsi il culo dà gioie infinite
con foglie di zucca di bietola o di vite"
Personalmente, mi turba anche solo il fatto che non sia intonsa. Che rechi cioé immagini stampate.
Infatti, si suggerisce l'utilizzo di un papero piumoso. Ma senza, mai, trasgredire la prima regola essenziale: l'importante è pulirsi DOPO aver cacato.
Pulirsi prima si è rivelato inutile in tutti gli esperimenti compiuti, nonostante camomilla, fiorellini e quant'altro la fantasia suggerisca.
Non troppo DOPO, aggiungerei... (o toccherà andare di scalpello!). Chapeau a Gargantua, e a quel tesoro di Benigni; più modestamente pensavo a possibili spunti pubblicitari: "quale profumo? fatelo scegliere al vostro fondo-schiena!" Del tutto scontato come potrà rispondere... Per la serie: perversi cartari, una scorreggia vi seppellirà!!
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