giudizio: separazione assoluta dalla decenza.
Giuliano Ferrara, tutto preso nell'orgasmo della sua crociata, scrive con la solita levità che all'ingresso delle cliniche nelle quali si pratica l'aborto clandestino dovrebbe campeggiare la scritta "Abort macht frei", richiamando tetri precedenti. Un lettore (lui sì intelligente, richiamato ieri in prima pagina su il manifesto da Luttazzi) gli fa notare che in tedesco "aborto" si dice "Abtreibung" e che "Abort", piuttosto, significa "latrina". Che la latrina renda liberi è fuor di discussione, come già sapevano Rabelais e Benigni su tutti. Ferrara no. Il commentatore comune, interpellato in merito alle vaccate di Ferrara, risponde che, comunque, "Ferrara è molto intelligente", il che implica che se dice cose immonde ci dev'essere una ragione non secondaria. Suo padre, lui sì che era intelligente, tutt'altra levatura dal volgare figlio che non è talis. Però il luogo comune sulla (presunta) intelligenza di Ferrara resiste, fin dai tempi in cui usciva da un bidone della monnezza. Anche di fronte alle contraddizioni insormontabili: la Chiesa si rifiuta di battezzare i feti deceduti prima del parto, poiché - fatto davvero interessante - non li considera persone. Non c'è vita prima del parto, dunque? E allora?
La volgarità, più che lo scivolone lessicale, mi mette in imbarazzo, mi lascia interdetto senza una replica immediata. Ma il grassone no, non conosce fermate, lanciato com'è alla meta, forte del suo personalissimo senso del giusto e del sacro, cucito su misura. Lui è sereno e, di sicuro, dorme benissimo.
Le parole, per qualcuno, non hanno alcun peso.
giovedì 20 marzo 2008
molti gradi di separazione
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Pubblicato da trivigante alle 08:54
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9 commenti:
Che la proverbiale intelligenza di Ferrara non sia che una leggenda metropolitana, una delle più incredibili e stupefacenti, lo penso da un pezzo. Ultimamente mi sto chiedendo anche se incazzarsi e opporsi a quello che dice e che fa (a me tira fuori in automatico istinti di ostilità, violenza e vendetta che normalmente non so di avere) in fondo non faccia che il suo gioco, riconoscendogli l'importanza di cui ha bisogno. Forse è preferibile, come a suo tempo aveva intuito -chiamandolo fetecchia- Sabina Guzzanti, dedicargli non più dello scattino che ci vuole perchè il medio, dopo una brevissima trattenuta da parte del pollice, allontani una fastidiosa caccola. Chi condivide il suo delirio, si accomodi al suo fianco. Ma nient'altro che vuoto, intorno. A scapito della sua salute, e soprattutto a beneficio della nostra. In fondo, se un pazzo domani mattina si svegliasse proclamando che bisogna deportare in Italia tutti i Kirghisi per farli schiavi, oppure reintrodurre lo ius primae noctis, mica lo staremmo tanto a sentire, no...?
Suggerirei di allargare lo sguardo allo schieramento di cui Ferrara sempre più fa parte e alle sue responsabilità per ricordarci, ogni giorno che dio manda in terra, quel ch'è successo al G8 di Genova, caserma Bolzaneto, e non arrenderci finchè non sarà fatta luce, su quell'intollerabile buco nero, anche politicamente.
Hai, cara siu, completamente, innegabilmente, assolutamente ragione. Il vuoto attorno, ecco la soluzione. Mia, tua, nostra, è chiaro, ma sempre soluzione.
D'ora in poi, il panzone è bandito anche dalle (mie) re-censioni.
Grazie.
Vi devo un aggiornamento sull'argomento "non ho più la TV, ho disdetto il canone", ecc. ecc. Ebbene, da poco ho ricevuto la richiesta, dall'ufficio abbonamenti, di restituirgli
-debitamente compilata e corredata dalla fotocopia di un documento d'identità- una dichiarazione sostitutiva dell'atto notorio (in cui dico che non ho più la TV).
Quindi sembrerebbe che abbiano accettato il concetto, e già questo...!
Ma, ad incuriosirmi ancora più piacevolmente, compaiono -alla fine della griglia che riporta i miei dati- una voce: "Saldo", e una cifra: 54,09. Ora, il mio cervello è da un pezzo che non va più molto veloce, ma stavolta si è messo a correre... Vuoi vedere, mi sono detta, che questi mi restituiscono pure un semestre di canone non fruito (televisore rottamato l'anno scorso a marzo), ed è per questo che hanno bisogno di atto sostitutivo e carta d'identità?
Però l'abbonamento pagato ammontava a euro 104, e allora questi 54,09 risultano un po' enigmatici. C'è qualcuno che mi può illuminare in merito? Io comunque gli ho diligentemente spedito quanto richiesto, e naturalmente m'impegno ad aggiornarvi sui prossimi sviluppi.
Come, cosa c'entra tutto questo... Avevamo detto "cagare sul discorso a Ferrara", no...?
54,09 è il costo del canone se pagato a semestri; annuale, costa 106 (dovresti aver pagato 106, credo), come da tabelle rai(http://www.abbonamenti.rai.it/Ordinari/importi.asp).
Credo ce ne siano parecchi nella tua situazione, come questo signore: http://www.aduc.it/dyn/rai/cara.php?id=213150
Nel 2007 l'abbonamento era di 104 euro, e tanto avevo pagato (ho controllato). A differenziarmi da questo e da altri ex-utenti spero sia la famosa dichiarazione di avvenuta "rimozione rifiuto ingombrante": il non avere quindi in casa niente da sigillare. Almeno per un po' vorrei perciò continuare a cullarmi nell'illusione che gl'inspiegabili 54,09 non li pretendano, ma piuttosto li debbano loro a me..... Però ovviamente anche pari e patta mi andrebbe benone!
forza siu,siamo tutti con te! io da parte mia, che non ho mai pagato il canone una volta che è una da quando ho messo sù famiglia, continuo ad essere inseguito da almeno 3 traslochi da ingiunzioni di pagamento dal tono perentorio seppur sobriamente bonario, che lasciano trapelare una certa propensione al beneficio del dubbio sul fatto che io sia inadempiente inavvedutamente.... io di apparecchi atti alla ricezione ne son proprietario, compreso quello da cui stò postando, ma mi guardo bene dallo sprecar tempo ed energie ad usali per la ricezione dell'immondizia mediamente disponibile! quindi mi sento moralmente a posto... che vengano con i sacchi di juta e i sigilli di piombo! Per concludere un'ultimo accenno al caccolone... purtroppo è fin troppo frequente la confusione tra colto e intelligente. Che della gente con delle convinzioni si impunti per renderle verità innegabili per tutti è già abbastanza deplorevole e deprimente; che degli opportunisti voltagabbana facciano campagne ideologiche solo per darsi visibilità e sfruttare malanimi vari lo trovo ributtante! dettoquesto mi allineo alla tattica dell'isolamento e taccio.
Due doverosi aggiornamenti.
1) Panzone: c'è una -come sempre- interessante riflessione di Luigi Cancrini sull’Unità di oggi. Eccone due stralci:
"Il problema fondamentale della politica nelle democrazie moderne è stato correttamente indicato da Chomsky e da Herman e da molti altri come un problema di accesso alla comunicazione di massa. Come ben dimostrato ancora una volta da questa ultima campagna elettorale, il numero delle persone che hanno la possibilità non solo di parlare ma anche di decidere di che cosa si parla, di stabilire l’agenda degli argomenti rilevanti e di definire l’ordine delle possibili soluzioni è estremamente limitato. ........ Impossibilitati come erano nei fatti a contraddire un oratore così arrogante, quelli che non la pensavano come lui, quelli che si sentivano offesi dai suoi modi e dalle sue parole hanno comunicato con lui utilizzando i fischi e i pomodori. Abbassandosi di fatto al livello che era stato loro proposto."
Per tornare al mio "progetto caccola", v'immaginate quanta bile gli si travaserebbe all'adiposo urlante se ai suoi comizi semplicemente non ci andasse nessuno?
2) Disdetta canone RAI: lillera lillera e corredata di bollettini per canone e interessi, mi è arrivata la lettera standard "il termine è scaduto... il suo abbonamento non risulta rinnovato... la invitiamo a mettersi al più presto in regola..." Come non ci fossimo mai scritti prima!
Per la serie "vedi a volte le coincidenze", li ignorerò, naturalmente.
Cara Siu,
prima le cose che riguardano te: concordo come già prima sulla campagna di ignoranza (ih ih) del Panzone e sono lieto che la RAI soffra come sempre di amnesia.
Tutto come al solito.
Detto questo, Cancrini ha solo da stare zitto, da sparire come il suo degno compagno ciccione, ha da andare a cagare.
Cancrini, sfrontato, nel maggio 2007 fece ricorso al TAR per sostenere quello che riteneva un suo diritto: avere il vitalizio della Regione Lazio in aggiunta allo stipendio parlamentare.
Il fatto che fosse contro la legge non lo preoccupò minimamente.
(Scripta manent: http://www.trivigante.it/b.site/b.site_mag07.htm sette maggio).
Un buffo caso, dunque, in cui il bue dà dell'arrogante all'asino...
Grazie, caro Trivigante, per la (pessima) notizia, che ignoravo del tutto.
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