martedì 19 febbraio 2008

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giudizio: vittoria senza discussioni nella meteorologia.
Il sole, inutile dirlo, fa godere grandi e piccini. La pioggia ha i suoi estimatori, specie se la si osserva al caldino e al riparo. La nebbia, uguale, ha un suo fascino, tra i poeti e gli osservatori. Il vento scombussola tutto e, in generale, è bello che ci sia. La neve riscuote un successo indiscusso. La foschia mattutina o serale può essere interessante. Le aurore boreali suscitano ammirazione. Gli arcobaleni accendono la fantasia di chiunque, anche senza la pentola di monete d'oro. I tornado e i cicloni, al di là dei danni, sono affascinanti e colossali da vedere. E la grandine? La grandine rompe i coglioni a tutti. A tutti, anche a chi non è un agricoltore o un concessionario di auto.
Si decreta, dunque, dopo breve dibattito, la concorde vittoria della grandine su tutta la linea, senza incertezze.

1 commento:

trofimov ha detto...

Sarò sadico o biecamente pauperista, però che goduria vedere il terrore negli occhi di chiascolta inorridito il frangersi dei grossi chicchi di ghiaccio sulla carrozzeria del proprio scintillante
Suv.

 
mostri sono passati di qui