Giudizio: dalle stars alle stalls
Benvenuto, Mister President. Qualcosa è cambiato davvero (speriamo continui), ma che emozione... Inrecensibile.
La notizia è che dopo che il milione e mezzo di persone se ne sono andate, smontando il palco del giuramento di Obama davanti al Congresso è stato ritrovato un appunto del nuovo Presidente degli Stati Uniti (non si capisce se destinato al discorso o al programma) che vi riporto:
"[...] pride and responsability of the United States: the first goal is to restore Democracy and Justice:
1. Close Guantanamo detention camp
2. Troops out of Iraq
3. Invade and occupy Italy"
martedì 20 gennaio 2009
Yes, we can. Si, noi cani
Etichette:
internazionale
Pubblicato da gnappolo alle 20:54
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4 commenti:
Speriamo non ci chiudano...
Va a finire, ironia della sorte, che tra poco ci verrà voglia di emigrare negli Stati Uniti. Maledizione alla storia beffarda.
Riflettevo (per quanto mi è possibile con questi mezzi) sul fatto che la nostra è una "civiltà" molto antica, con duemila anni di storia, mentre la loro a confronto è niente...
Al contrario, però, la loro è una "democrazia" tra le più vecchie, mentre la nostra è relativamente giovane...
Ma qualunque cosa io possa pensare o aver pensato è sopraffatto dall'aver visto un afroamericano salire alla casa bianca dicendo "siamo tutti musulmani, ebrei, cristiani, ATEI!" (capito, a-t-e-i!!!)
Essendo che sono una donnetta, posso fare un'osservazione come tale?
Obama, sua moglie e le due bambine mi sembrano delle persone deliziosamente NORMALI.
Comunque, non so cosa sarà capace di fare, ma per il momento mi piacerebbe tanto poter sperare che qualche spiffero della ventata di etica e d'ideali che ha saputo infondere su quella sponda dell'oceano arrivasse anche su questa...
C'è chi si gode Obama, e chi si arrabatta con i tentativi di ripristinare toponomastiche fasciste...
Vedi alla voce, ho postato l'ultimo aggiornamento.
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