giudizio: che figaataaaa
Piazza Napoleone, nella zona degli sventramenti ottocenteschi, fino a domenica 5 luglio 2009 era la piazza meno bella di Lucca. Sarà stato facile montarci un palco di 40 metri, meno facile farci suonare la Dave Matthews Band, dopo 11 anni di assenza italiana (praticamente da sempre). Ecco alcune sose sparse catturate quella sera.
Molti concerti rock li ricordi per quel mix di musica, luci, video e arte scenica spicciola che ti fanno dire "che spettacolo!". Uno show. No, DMB Live a Lucca è stato solo ed esclusivamente musica. Nessuno dei circa 7-8 mila convenuti sembrava aspettarsi altro.
E' bello essere ai concerti, gardarsi intorno e riconoscersi, a prima vista, negli occhi dei tuoi sconosiuti vicini, restituisce una gradevole sensazione di pace.
Il concerto inizia (Don't drink the water) alle 21.15 che è ancora chiaro, e già dai primi 2-3 brani si intuisce qualcosa di speciale: questi qui potrebbero suonare anche la-bella-gi-gu-gì e io non vorrei altro. Ma per fortuna non dobbiamo sperimentare, perché anche le canzoni meno "belle" da studio, qui sono f-a-n-t-a-s-t-i-c-h-e.
Non c'è scenografia, solo le luci, ma niente di che, solo il fondale di un palazzo neoclassico, ben acceso, nessuno sul palco ha niente di speciale (tipo "cosa mi metto stasera?"), semplicemente sono lì e suonano. E si divertono, eccome, sono come bambini! Sembra non aspettassero altro che un pubblico meraviglioso come noi.
Davanti a me una giovane coppia di sposi americani, con bambina di 7-8 anni comprensibilmente indifferente a quello che le succede intorno. Loro le conoscono tutte, cantano, si innamorano ancora.
Finisce, dopo poco più di due ore, la setlist ufficiale e se ne vanno. Ma no, era una finta! Tornano fuori e infilano altri 90 minuti di concerto. In tutto fa praticamente 3 ore e venti di live pause comprese. Ma non di concertino, no, di super-musica, dove ogni brano ha tanta forza dentro che potrebbe essere l'ultimo e così loro suonano, come se fosse l'ultima volta, ma no, si va avanti, avanti ancora, e giù musica.
Quasi 3 ore e mezza durante le quali, senza rendermene conto, non sono riuscito a stare fermo un minuto di fila. Semplicemente impossibile: l'emozione è talmente forte che devi stemperarla "facendo qualcosa", e allora salti e balli, scuoti la testa, alzi le mani, batti il tempo. Perchè se invece mi fossi fermato più di un pensiero, ad ascoltare l'emozione che saliva, mi sarei messo a piangere come un bambino di due anni. Non ero l'unico, e si vedeva.
In qualche modo finisce (Pantala Naga Pampa+Rapunzel), e il silenzio non arriva mai, la musica è ancora tutta dentro. Intorno a noi solo facce spiritate, siamo tutti inequivocabilmente dopati, con la faccia ebete e quell'espressione muta in cui i lati della bocca scendono e il labbro inferiore sale al centro, a dire "che figaaataa". Io, Trivigante e Trofimov non diciamo altro, se parliamo, per ancora un altro paio d'ore. Al parcheggio voglio dire "vado io alla cassa" e mi esce solo "che figaataaa".
Lucca ci regala un paio prati in cui sbrodolare i nostri corpi strafatti e riprenderci, dall'alto delle mura. Che posto fantastico per un concerto: musica e città, tutto vero, tutta roba buona.
Ho capito una legge fondamentale della musica: chiunque dovrebbe avere l'opportunità di andare ai concerti con gli amici più cari e condividere tutto, per almeno 24 ore.
Da quella domenica (sono passate 3 settimane) è solo faccia ebete e DMB Live nelle orecchie. Che figaataa.
[la foto è di DjEnzio. Grazie!]